Perché compostare i residui di cucina? É come chiedere perché avere un sistema di riciclaggio dell’acqua, se non ci fosse avremmo, già da molto tempo, esaurito l’acqua potabile. Nello stesso modo, senza riciclaggio della materia organica, questa finirebbe e non ci sarebbero più terreni fertili.
Ben il 30% delle immondizie che produciamo è costituito da materiale organico e il metodo più ecologico e meno costoso per smaltirlo è il compostaggio domestico. Se non avete però un giardino, anche piccolo, potrete differenziare questi rifiuti e metterli nell’apposito bidone. Però, mi raccomando, non sprecate questa preziosa ricchezza mettendola insieme ai rifiuti non riciclabili perché nelle discariche i rifiuti organici diventano un puzzolente e nocivo liquido nero, detto percolato, che inquina.
Per questo sono sempre di più le Amministrazioni che stanziano contributi per l’acquisto di composter e che prevedono agevolazioni fiscali per chi pratica il compostaggio domestico.
Cosa posso compostare?
Tutti i resti di vegetali e animali tranne carne e pesce crudo, ossa ecc… cibi cotti solo in piccole quantità. Non vanno inserite neanche le feci, né umane né animali, il contenuto dell’aspirapolvere, grandi quantità di grassi e oli e neanche la cenere di carbone, per intenderci la cenere del barbecue.
Per evitare di propagare piante infestanti non mettere rizomi (le radici in pratica) di erbacce come la gramigna e, per evitare la diffusione di malattie, non aggiungete al vostro compost parti di piante malate.
Come faccio a creare il mio compost?
Se vivete in campagna potete optare per un semplice cumulo, se vivete in città e avete dei vicini di casa conviene optare per un composter.
Il cumulo ideale ha forma triangolare con una base di massimo 1,5 metri, va sempre tenuto coperto con uno strato di sfalci d’erba o paglia e nei mesi piovosi con un telo di plastica che però consenta comunque l’aerazione del cumulo.
I composter sono contenitori che si possono realizzare in proprio con materiali semplici come legno, rete metallica o mattoni, oppure si possono acquistare in legno o materiale plastico. Le dimensioni ideali variano tra 600 e 1000 Litri e, se per ragioni di spazio ne dovete comprare uno più piccolo, dovrete aiutare la decomposizione con l’inserimento di compost-starter oppure inserendo mezzo chilogrammo di zucchero e un cubetto di lievito di birra in un grande annaffiatoio d’acqua con cui bagnare 1 metro cubo di compost. Inoltre il composter deve essere privo di fondo o con un fondo munito di fori che permettano il deflusso dei liquidi e l’accesso ai lombrichi, deve essere apribile almeno da un lato, meglio se su tutti i lati e avere molti fori su tutti i lati per l’ossigenazione della materia organica.
Se lo spazio ve lo consente sarebbe meglio avere 2 composter, uno dove mettere i rifiuti freschi e l’altro per quelli in avanzata fase di decomposizione che potrete prelevare dal primo dopo alcune settimane dallo sportello in basso.
Dove metto la mia compostiera?
Se potete scegliere è meglio un posto dove essa non sia esposta né al freddo eccessivo né all’insolazione diretta. Il posto migliore è esposto a sud, in un posto caldo ma ombreggiato d’estate da un albero, se possibile un sambuco, che tollera bene l’eccesso di azoto. Il terreno su cui farlo poggiare dovrebbe essere lavorato con una forca foraterra, in modo che sia arieggiato e sul fondo del composter/cumulo sistemare uno spesso strato di ramaglia.
Come posso ottenere un buon compost?
Per quanto riguarda il come ottenere un buon compost utilizzabile sia nel terreno che in vaso, bisogna:
- garantire una buona ossigenazione, mescolando spesso con una forca e miscelando, materiale fino a materiale grossolano;
- garantire sempre la giusta umidità inserendo materiale secco come foglie e sfacci d’erba a materiale più umido come i resti di cucina e in estate innaffiando il compost;
- aggiungere regolarmente qualche palata di terra o resti del compost maturo per inoculare i microrganismi decompositori;
- coprire il materiale, meglio se con materiale impermeabile che lasci però passare l’aria.
I cumuli possono essere coperti anche da piante ricche consumatrici di azoto come zucche, meloni e cetrioli.
Alcune sostanze che migliorano le caratteristiche agronomiche di un compost sono:
- la cenere di legna (massimo 3 kg/m cubo);
- il litotamnio, un calcare di alghe coralline ricco di magnesio microelementi, utile per correggere un eccesso di acidità (massimo 3 kg/m cubo);
- farine di roccia e di argilla che trattengono le sostanze nutritive (da 3 a 10 kg/m cubo);
- concimi organici e minerali come letame, pannello di ricino, ecc.
Dopo 8 mesi/1 anno avrete un compost maturo! Per valutare se il compost è pronto potete fare un semplice test di germinazione con il crescione, se è maturo la pianta dovrebbe germinare in 2-3 giorni.
Il compost non solo chiude il ciclo dei nutrienti necessari alle piante per vivere, ma restituisce al terreno una struttura che lo rende più facile da coltivare.
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