Shou sugi ban (焼杉板) una tecnica che risale alla tradizione giapponese e che è stata riscoperta negli ultimi anni per creare degli effetti a mio avviso veramente spettacolari. Ma su cosa si basa questa tecnica? Il concetto è molto semplice: bruciare la superficie del legno per renderlo di fatto impermeabile e addirittura più resistente al calore. Sembra impossibile ma è proprio così e, tra l’altro è un metodo naturalissimo di trattare il legno. La tecnica Shou sugi ban prevede, dopo il trattamento, una finitura con olio naturale in modo da impregnare gli ultimi pori del legno che sono rimasti aperti.
In questo periodo questa tecnica viene utilizzata più per una questione estetica, si possono infatti ottenere effetti veramente spettacolari unendo un’antica tecnica con nuovi modi di impregnare e colorare il legno. Ma facciamo una cosa alla volta, prima vediamo la tecnica di base poi passeremo a descrivere altri particolari sulla lavorazione. Quindi prima il video con la tecnica di base e dopo alcuni approfondimenti per poi passare a tecniche più avanzate.
Bene, ora avete capito come attuare questa tecnica ma, per amore dell’argomento devo dire che la fase in cui andiamo a scartavetrare per ottenere più contrasto non fa proprio parte dell’antica tecnica giapponese.
Andiamo più a fondo per capire perché questa tecnica è stata utilizzata.
Come detto sopra la tecnica shou sugi ban prevedeva solo la carbonizzazione del legno questo perché la superficie carbonizzata del legno funge da protezione. Paradossalmente la parte carbonizzata non solo diventa più impermeabile ma è anche più resistente al calore e in più risulta meno appetibile per i predatori del legno (quali per esempio le tarme) a cui non piace il carbone.
Come abbiamo detto sopra, visto che noi guardiamo più che altro il lato estetico della cosa usiamo il principio alla base del shop sugi ban, ma non la sostanza che prevedrebbe di lasciare tutto il legno carbonizzato. Noi ne togliamo una parte per ottenere delle colorazioni e degli effetti veramente spettacolari.
Come vi ho detto nel video molti che parlano di questa tecnica sono molto nebulosi invece quando si tratta di parlare degli attrezzi che usano. Io invece vi metto tutto qui sotto in modo che possiate ripetere o anche modificare quello che ho fatto io nel video.
Ovviamente l’argomento non è concluso ma, se volete avere altre info dovrete stare collegati al sito oppure al mio canale Youtube perché come detto sopra… questo argomento non è concluso…
to be continued…
